di Suor Francesca Donzelli
“In ciascuno di noi c’è una cicatrice del divino, una realtà misteriosissima che ci rimanda a una trascendenza, a un desiderio profondo non solo di vita ma di senso”. Con queste parole accorate il nostro Vescovo, Padre Mauro Maria Morfino, si è rivolto agli studenti del terzo e quarto anno del Liceo di Bosa, rispondendo ad alcune domande che gli erano state rivolte da un gruppo di studenti per lettera, nel mese di dicembre. Tale risposta è arrivata di persona perché, il giorno 5 aprile, si è potuto realizzare un incontro presso l’aula magna dell’IIS Pischedda di Bosa in cui il Vescovo si è messo in dialogo con gli alunni e tutta la comunità scolastica scegliendo la via della “presenza” come possibilità di scambio sincero e vero. Un gesto accolto con piacere da tutti i membri della scuola, a partire dalla dirigente, con disponibilità e riconoscenza. L’incontro è iniziato alle 9.30 con un discorso introduttivo di Padre Mauro Maria che, nel ripercorrere le domande centrali della lettera ricevuta – cos’è la felicità? cosa significa vivere? chi sono? come sarà il nostro futuro? cosa è l’amore? – ha voluto sottolineare come, anche oggi, in un tempo devastato da tanti fatti drammatici, abbia ancora senso porsi tali interrogativi e darvi una risposta la quale, ha detto agli alunni, “è già inscritta in ciascuno di voi e va trovata!”. Ecco perché lo studio può diventare l’occasione, oggi, per aiutare tale ricerca decisiva! Infatti, ha ricordato Padre Mauro, c’è un’unicità che ci caratterizza tutti e fa di noi un mistero irripetibile nella storia chiamato ad essere responsabile, cioè a rispondere, a scegliere. Dunque “il germe della risposta è già nel come, già oggi, vivete la realtà della scuola”. Ma questo non è tutto e non basta, ha detto il Vescovo. Contribuisce al nostro compimento, al raggiungimento della vita piena, la presenza dell’altro, di un tu nella nostra vita che sveli a noi ciò che di noi stessi non comprendiamo. Riprendendo il concetto di “stranierità” e sottolineando come, in fondo, ciascuno di noi sia in parte straniero a se stesso, ha fatto presente quanto siano importanti le relazioni nella costruzione della propria identità. Dopo questa introduzione corposa e densa di contenuti gli alunni in presenza hanno posto al vescovo altre domande riguardanti il suo percorso di vita, il suo servizio di pastore della Chiesa locale, il senso dell’essere cristiani dentro a tante sfide che oggi ne sfumano i contorni. Ne è emerso un dialogo costruttivo che ha suscitato, negli studenti, un vivo apprezzamento per le parole sapienti che gli sono state rivolte. Al termine dell’incontro due alunni hanno consegnato, a nome di tutti, alcuni regali che essi stessi avevano pensato, accompagnati da un biglietto che riportava queste parole: “L’amor che muove il sole e l’altre stelle (Dante Alighieri). L’essenza della vita è nell’amore, ed è proprio con questo meraviglioso sentimento che gli studenti del Pischedda di Bosa le porgono questi doni”. Con grande gioia Padre Mauro li ha ricevuti salutando e ringraziando per l’accoglienza che gli è stata riservata. Successivamente, dopo essersi trattenuto per uno scambio di impressioni e per un breve momento conviviale è ripartito lasciando, in tutti, il ricordo di una presenza sapiente e paterna. Grazie Padre Mauro per averci detto, con gesti e parole, cosa voglia dire rispondere con responsabilità alla chiamata alla felicità inscritta in ciascuno di noi!