di Magherita Tsatsaris
Il percorso dell’emporio Solidale della Fraternità di Misericordia di Alghero si accinge a chiudere quasi 8 mesi di attività, iniziata ormai nel marzo scorso.
Dopo questi primi mesi di presenza attiva, ascolto e accoglienza dei cittadini algheresi che direttamente, o attraverso i servizi Sociali del Comune, si sono rivolti a noi, proviamo a fare un bilancio della nostra attività.
Possiamo dire che siamo partiti credendo molto nel “Progetto Emporio Solidale”, nel valore dell’accogliere l’altro con i suoi bisogni, e con un grande valore aggiunto, rappresentato dal rapporto con i Servizi Sociali del Comune di Alghero. Infatti, con gli Assistenti Sociali abbiamo costruito una solida relazione che ci ha permesso di impostare la relazione di aiuto in maniera mirata.
Dal Marzo scorso davvero è stata fatta tanta strada. Abbiamo iniziato con pochi volontari formati dalla Misericordia Nazionale e via via si sono aggiunti altri volontari che hanno deciso di investire il loro tempo in una nuova dimensione di cura dell’altro, volta a soddisfare il bisogno di accoglienza, condivisione, rispetto. In molti casi i volontari diventano visi amici e la spesa diventa un momento per incontrarsi, scambiare le proprie esperienze personali, conoscersi e anche scherzare insieme.
Attualmente, l’attività dell’emporio si svolge quattro volte a settimana, per circa 3 ore al giorno, durante le quali diversi nuclei familiari, ognuno singolarmente e in una fascia oraria appositamente dedicata, possono scegliere i prodotti che preferiscono, nel rispetto di alcune regole base per una buona riuscita ed efficacia del progetto.
Le regole non solo risultano fondamentali per la gestione organizzativa, ma responsabilizzano in qualche modo anche coloro ai quali sono dirette. Infatti, ogni nucleo familiare ha un preciso appuntamento, che deve essere rispettato e ricordato; ognuno ha una determinata quantità di punti sulla tessera personale, che deve essere spesa nell’arco di un mese, concluso il quale i punti non spesi si estinguono.
Attualmente sono circa 50 i nuclei familiari che beneficiano del servizio, in molti casi composti da una sola persona, spesso anziani e soli, esclusi dalla socialità, che riescono a trovare nel recarsi all’emporio un’occasione per uscire di casa, socializzare, prendersi cura di sé in un ambiente accogliente e familiare.
Proprio in questi casi si manifesta la natura multiforme del servizio, capace di raccogliere anche informazioni utili per comprendere la situazione delle famiglie ed eventualmente, in forza del contatto col servizio sociale, segnalare situazioni di disagio non conosciute o incoraggiare le persone ad entrare in contatto col servizio sociale. In questo modo si realizza un interscambio tra i servizi sociali e l’associazione e si favorisce una conoscenza più approfondita della cittadinanza, volta ad incontrare i diversi bisogni di ciascuno in maniera sempre più efficace.
Il progetto ha beneficiato della sensibilità della Diocesi, in particolare nella persona del Vescovo Padre Mauro Maria Morfino, ma anche della sensibilità della popolazione algherese, come dimostrano le offerte di alcuni privati cittadini, espressamente destinate all’attività dell’emporio, ma anche del Consorzio del porto di Alghero, che ha destinato un’offerta generosa all’acquisto di generi alimentari. Inoltre, fondamentale è stata la destinazione di una somma consistente da parte del comune di Alghero all’acquisto di generi alimentari, utilizzata presso alcuni supermercati algheresi, che hanno accolto senza esitazioni e con grande disponibilità la finalità del progetto.
Ciò rappresenta chiaramente un grande punto di forza, oltre che motivo di incoraggiamento e spinta verso un graduale ampliamento dell’emporio, che punta a crescere a migliorarsi e ad accogliere sempre di più.