di Filippo Canu
Siamo figli di un Padre misericordioso che ci cerca e che si lascia cercare. Un padre comune, immensamente buono, che ha un progetto ben preciso su tutti noi. Anche se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paraclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati. La lettura della Prima lettera di Giovanni ha rappresentato l’elemento portante sul quale costruire la struttura e il contenuto del ritiro destinato agli animatori parrocchiali dell’HUB-Oratorio Amici di San Francesco. L’animatore non è una persona impeccabile e compiuta, ma un fedele in un cammino che non è mai realmente completato. È sempre bisogno so di crescere umanamente e spiritualmente perché deve prendere coscienza che oltre ad animare ed educare un gruppo di ragazzi educa in primo luogo sé stesso. Il filo conduttore che ha permesso di analizzare questi temi è stato “le avventure di Pinocchio”. Geppetto aveva un progetto ambizioso, ossia creare un burattino: Pinocchio quindi non sarà il frutto del caso, ma di un progetto individuale; prima ancora che esistesse è già nel cuore, nella mente e nelle mani del falegname. Ecco che, con l’ausilio di una semplice similitudine, la figura di Geppetto viene ricollegata al buon Dio che decide di creare l’uomo “a sua immagine e somiglianza”, lo ama con immenso amore e lo vuole felice. Pinocchio, seguendo i consigli di cattive compagnie, non corrisponde all’amore di Geppetto e ne combina di tutti i colori per poi ravvedersi e ricongiungersi con il padre. Questo concetto è stato ricollegato alla storia dei Santi che ci insegna che anche per l’uomo c’è la possibilità di seguire la via del bene anche dopo una vita colma di errori, redimendosi e riscoprendo il Dio dell’Amore. Diverse attività tematiche proposte e i giochi finalizzati alla creazione all’interno del gruppo degli animatori di un clima di fiducia, comprensione, collaborazione e confidenza. “Nelle diverse attività parrocchiali, vi ritroverete a relazionarvi con tanti bambini. Avrete il compito di accompagnarli in un pezzo di cammino di fede che è già stato percorso da tutti voi. Dovranno poter contare sulla vostra umanità, pazienza e disponibilità”. Con queste parole Don Gianni Nieddu ha concluso i tre giorni di formazione svolti presso il Monastero di San Pietro di Sorres (Borutta) per i quali ha potuto contare sulla collaborazione di Gian Piera Piga, Angela Elena Murru, Stefania Sechi, Elena Carta, Antonio Spanu, Giovanni Sechi e Rosa Langasco. Per il valore che hanno dimostrato nel loro operato, per ciò che son capaci di dare e per l’amore che mettono nel farlo è stato conferito il livello base di Animatore Parrocchiale ai ragazzi e ragazze che hanno partecipato con entusiasmo: Adele Vedel, Alessandro Ortu, Andrea Fois, Angelica Ortu, Antonio Nurra, Aurora Canu, Emanuele Marras, Francesco Giovanni Canu, Francesco Pisanu, Gabriele Masala, Gaia Dima, Luca Secchi, Maria Orani, Marianna Garroni, Martina Dore, Riccardo Achenza e Salvatore Canu.