di Monia Satta
Il Centro Sociale di Mara ha ospitato un incontro pedagogico dedicato alle famiglie e alla comunità educante sul tema “Strategie educative per accompagnare i bambini e le bambine nell’utilizzo del web”
L’incontro fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e dal Sindaco Paolo Chessa è stato curato dalla Dott.ssa Monia Satta, pedagogista e fondatrice dell’Associazione di promozione sociale Akròasis aps in collaborazione con l’associazione culturale Andala Noa.
Il tema è stato analizzato in una dimensione dialogica con i genitori e i partecipanti presenti attraverso un approccio pedagogico aperto all’ascolto e alla riflessione sull’impatto educativo dell’utilizzo degli smartphone nelle diverse fasi evolutive e sui rischi e le opportunità che comporta.
I dati di ricerca ci dicono che i “nativi digitali”, espressione coniata da Prensky per indicare coloro che sono nati e cresciuti in un’era dove internet rappresenta una realtà dalla loro nascita, sono abilissimi nell’utilizzo di queste tecnologie, ancor di più per i ma da educatori possiamo affermare che a ciò corrisponda una maggiore competenza sociale e comunicativa? Diversi studi sono concordi nell’evidenziare che senza una corretta mediazione educativa da parte degli adulti significativi, il rischio è quello di minare la qualità delle relazioni sociali tra pari e tra genitori e figli, rendendo i nostri bambini e adolescenti sempre più soli e vulnerabili. Tanti sono i rischi connessi ad uno eccessivo e precoce degli smartphone e tablet, pensiamo alla sedentarietà, alla qualità del sonno fino al rischio dipendenza, che la Società Italiana di Pediatria ha stilato delle raccomandazioni ufficiali sul loro utilizzo nei bambini 0-8 anni tenendo conto sia effetti positivi sia quelli negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini e delle bambine.
La domanda che spesso i genitori si pongono è: “fanno male o fanno bene?”
Vale, in questo caso, il sano principio pedagogico del divenire consapevoli dei rischi e delle opportunità. E’ importante sapere che al di sotto dei tre anni i rischi dell’utilizzo di un tablet sono di gran lunga maggiori rispetto ai benefici.
Con il crescere dell’età si può via via concedere l’utilizzo a patto che siano state stabilite regole chiare e condivise sui tempi, le modalità e i contenuti da vedere. Ogni genitore dovrebbe scegliere programmi, videogiochi o applicazioni di qualità e adatte all’età. Per insegnare ai propri figli un utilizzo appropriato dei device digitali, è bene riflettere sull’opportunità di proporre esperienze analogiche significative da fare insieme per sviluppare interessi e passioni. Allo stesso modo è opportuno chiedersi quanto sia coerente educare ad un corretto utilizzo se per tanti adulti lo smartphone diventa un giocattolo che “ azzittisce” poiché offre il vantaggio, a favore degli adulti, di calmare, distrarre i bambini, in particolar modo in situazioni come viaggi, pranzi, in occasione di visite mediche, quando, cioè, si presenta l’esigenza di tenerli tranquilli o di distrarli per indurli a fare ciò che non vogliono, per esempio mangiare o addormentarsi o peggio ancora per calmarsi, interferendo così sullo sviluppo di meccanismi interni di autoregolazione soprattutto nei bambini al di sotto dei cinque anni. Queste e altre ancora sono state le riflessioni che hanno coinvolto gli adulti presenti all’incontro con l’obiettivo di coinvolgere man mano sempre più tutta la comunità educante ad interrogarsi sui più urgenti e attuali temi educativi.